Come agiscono le aziende per rendere un packaging sostenibile, riciclabile e tracciabile

Una recente indagine di mercato rileva che la quota dei packaging riciclabili al 100% si attesta in Italia solo al 6,2%, ma è destinata a crescere del doppio nei successivi anni.
 
Una ricerca di Packaging World mette in risalto quelle che sono le ultime frontiere dei materiali eco-friendly, dalle alghe marine alle miscele prodotte con fibre di legno, dai compositi polimerici di argilla ad elevata solubilità alla carta riciclata, che ha eliminato circa 6,6 milioni di tonnellate di plastica all’anno, passando agli imballaggi realizzati con un sottoprodotto dei semi di cacao.

Il settore del green packaging vedrà un aumento di 154 miliardi di dollari entro il 2028 (quindi +60%) su scala mondiale, e raggiungerà un fatturato di oltre 413 miliardi, quindi un tasso annuo di crescita composto del 6% in sette anni.
L’attenzione rivolta al confezionamento dei prodotti con materiali riciclati viene posta anche sui prodotti italiani, i quali al momento vengono venduti in packaging di carta e plastica riciclata.

La marketing manager Federica Bigiogera di Vitavigor, un’azienda italiana che investe costantemente sul green, conferma che stanno studiando un packaging super green da poter smaltire al 100% nella raccolta della carta, soluzione che garantirebbe elevate performance sia nella conservazione dei prodotti, sia per avere un ridotto impatto ambientale e, per ottenere l’approvazione definitiva, si fa riferimento alla certificazione Aticelca dell’Associazione tecnica italiana cellulosa e carta.
L’azienda genovese Tonitto 1939 ha preso esempio e ha convertito il 75% dei packaging in R-Pet (Recycled PET), ossia 100% plastica riciclata.
FONTE: ILSOLE24ORE
 
 
Accedi/Login
Newsletter
Questo sito utilizza cookies. Navigando in questo sito, l'utente acconsente all'utilizzo dei cookies secondo queste modalità.