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Livelli di assunzione di riferimento per l’alimentazione: l'EFSA pubblica parere sulla colina

Nel contesto di una revisione dei precedenti pareri scientifici sull’assunzione di nutrienti, l’EFSA ha stabilito i quantitativi ottimali di assunzione per la colina. La colina svolge un ruolo importante nel corpo umano, in particolare per il mantenimento della regolarità della funzione epatica.
 
Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti dietetici, la nutrizione e le allergie (gruppo NDA) ne ha stabilito i seguenti “quantitativi di assunzione adeguata” (AI in breve):

 

  • 400 mg per adulti e adolescenti di età compresa tra 15 e 17 anni
  • da 140 a 340 mg per bambini di età compresa tra 1 e 14 anni
  • 160 mg per lattanti di età compresa tra 7 e 11 mesi
  • 480 mg per donne incinte e 520 mg per donne che allattano.


Le risultanze del lavoro scientifico del gruppo NDA si basano su dati sui consumi elaborati tramite indagini effettuate a livello dei singoli Paesi dell'Unione europea su individui sani. Il gruppo ha anche preso in esame i dati sui quantitativi di colina necessari per reintegrare l’organismo in caso di carenza.
 

Un deficit di colina può comportare effetti nocivi come fegato grasso, danno epatico e danno muscolare. Tra le fonti alimentari di colina ci sono uova, carne, pesce, cereali integrali, frutta e verdura, ma anche grassi e oli.
 

L'EFSA ha ricevuto osservazioni e contributi sulla bozza di parere nel corso di una consultazione pubblica di quattro settimane tenutasi all’inizio del 2016.

FONTE: EFSA website

 
 
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